Alla scoperta del soil washing

baioni
1 Dicembre 2021

Soil washing: impianti di lavaggio per suoli contaminati

I suoli sono oggi frequentemente degradati e inquinati e presentano dunque rischi sia per l’ambiente sia per l’uomo in generale. Contaminati principalmente da metalli pesanti (piombo, arsenico, cobalto, cromo, rame, ecc.) e composti organici (idrocarburi, metano, ecc.), i suoli inquinati possono influenzare le falde acquifere, le acque superficiali e il corpo umano attraverso la pelle, per ingestione, ad esempio mangiando verdure o vegetali coltivati su questi terreni – e inalando particelle.

Cosa possiamo fare?

Al di là delle decisioni politiche mondiali per diminuire il surriscaldamento globale, anche Baioni come operatore industriale ha il dovere di salvare l’ambiente, e lo fa attraverso l’offerta di una soluzione altamente innovativa.

Il soil washing. E che cosa è il soil washing?

È un efficace tecnica di bonifica dei suoli contaminati che prevede il recupero della sua parte di pregio attraverso un processo di separazione fisica dell’inquinante presente, che si traduce in un processo a vari stadi che ha lo scopo di bonificare, ovvero di lavare i terreni ‘sporchi’ separandoli in modo definitivo dall’elemento inquinante.
Baioni si occupa di questa tecnica, ha elaborato una propria tecnologia di processo offrendo vere e proprie soluzioni complete fattibili in base al tipo di contaminazione e all’uso finale del suolo recuperato.

La tecnica del soil washing sfrutta la tendenza posseduta dalla maggior parte dei contaminanti di natura organica e inorganica di essere assorbite sulle particelle più piccole costituenti il terreno, cioè le argille, il limo e la componente organica; a loro volta le frazioni più fini risultano adese a sabbia e ghiaia. Nelle soluzioni proposte da Baioni il processo che ‘la fa da padrone’ è il lavaggio, capace di disgregare questi agglomerati concentrando la contaminazione in un volume ristretto costituito, appunto, dalle frazioni limose e argillose, e di recuperare una grossa porzione di materiale da destinare, altrimenti, allo smaltimento. La tecnica del ‘soil washing’ pertanto riesce a ridurre significativamente il volume del suolo contaminato.

A chi è destinata questa tecnica? Qual è l’ambito di applicazione?

È sicuramente il settore delle bonifiche ambientali, in senso generale, laddove si renda necessario o obbligatorio intervenire per eliminare le sostanze inquinanti in un terreno consentendo così il recupero della frazione inerte con granulometria maggiore (sabbie e ghiaie):

• Bonifica di siti contaminati di aree industriali dismesse o brownfields (industrie, raffinerie, acciaierie).
• Bonifica di siti contaminati a seguito di incidenti ambientali (sversamenti chimici).
• Bonifica di siti industriali contaminato in esercizio.
• Ripristino ambientale del fiume o dei fondali marini.
• Ripristino ambientale delle zone minerarie.
• Bonifica e ricostruzione di discariche e siti di stoccaggio rifiuti temporaneo.

Gli impianti di soil washing progettati, realizzati e avviati dalla Divisione Environment di Baioni sono davvero efficaci nella rimozione della parte inquinante del terreno poiché riescono a lavare, selezionare e riciclare tutti i materiali provenienti da cave, miniere o siti di riciclaggio inerti.

Ogni impianto è realizzato su misura in base alla caratterizzazione del terreno e con l’intento di fornire la migliore soluzione tecnica ed economica. Ciascun impianto è un vero e proprio progetto che richiede un approccio intenso e integrato, combinando ingegneria civile, idrogeologia e tecnologia ambientale per individuare la combinazione impiantistica migliore.

Il processo tipo di un impianto di soil washing prevede diverse fasi:
• Escavazione del terreno e stoccaggio suolo contaminato
• Sgrigliatura iniziale con tramoggia dosatrice
• Vagliatura preliminare ed eventuale frantumazione
• Primo lavaggio del materiale con sfangatrice a tamburo o sfangatrice a palette e vaglio
• Ciclonatura del materiale con gruppo recuperi fini
• Frizionatura del materiale tramite celle di attrizione
• Ulteriore ciclo di lavaggio delle sabbie con secondo idrociclone
• Ulteriore lavaggio delle ghiaie tramite recuperatrice a coclea
• Trattamento dei fanghi attraverso disidratazione meccanica
• Trattamento chimico-fisico dei fluidi estraenti (acque e agenti chimici)

Quali sono i vantaggi di avere un impianto di soil washing oggi?

Sicuramente tanti. E tutti soddisfano gli obiettivi di bonifica richiesti dagli enti governativi
• riduzione significativa del volume dei contaminanti
• nessun fuoriuscita di gas o acque reflue dall’impianto durante il trattamento
• alta capacità di trattare un’ampia gamma di contaminanti importanti
• uso della semplice acqua come reagente di lavaggio o reagenti chimici
• enorme riduzione del volume di traffico pesante (cioè per trasportare grandi volumi di materiale in discarica)
• riduzione del volume di materiale contaminato che deve andare in discarica

Baioni mostra un grande interesse per le tecniche di lavaggio dei suoli, si spera che tale livello di interesse per soluzioni impiantistiche sempre più sostenibili portino maggiore utilizzo in futuro, e non solo in Italia.

 

Impianto Baioni per Ecosistem Impianto soil washing Gela Ecosistem

 

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